Manutenzione straordinaria dei prospetti dell'edificio ad uso scuola primaria - Saint Rhémy-en-Bosses (AO)

Manutenzione straordinaria con realizzazione di cappotto termico esterno sui prospetti dell'edificio della scuola primaria nel capoluogo del Comune di Saint rhémy-en-Bosses
Edificio scolastico - cappotto termico esterno

Edificio scolastico - cappotto termico esterno

Comune Loc. Capoluogo - Saint-Rhémy-en-Bosses (AO)
Committente Amministrazione Comunale di Saint-Rhémy-en-Bosses
Progetto 2011 Studio GeArc
Collaborazione  
Realizzazione 2011 - 2012
D.L. arch. Andrea Marcoz

L'intervento è stato realizzato con l'ausilio di finanziamento ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale in data 8 aprile 2011, n. 818 ("Definizione dei criteri per l'approvazione, ai sensi dell'art. 11, della l.r. 32/2007 e succ. modif., del piano straordinario di interventi per l'anno 2009, finalizzati all'adeguamento a norma e messa in sicurezza degli edifici scolastici di proprietà degli enti locali" ). Tali interventi hanno costituito un adeguamento globale dell'edificio scolastico inteso come completamento dell'iter per l'ottenimento di tutta la certificazione necessaria alle normative vigenti

Il progetto ha previsto il rivestimento termoisolante a cappotto a ciclo integrale, completo di finitura, per tutte le pareti esterne del fabbricato scolastico ad esclusione della palestra di nuova edificazione, mediante applicazione di strato termoisolante costituito da pannelli rigidi preformati in polistirolo espanso sinterizzato EPS 120 spessore 120mm, marcati CE secondo la normativa vigente EN 13163:2003, aventi le seguenti caratteristiche:dimensioni 1.000 x 500 mm; conducibilità termica = 0,034 W/m•K; resistenza termica 3,5 m2k/W, reazione al fuoco: classe E (EN 13501). Tali pannelli sono stati posati e incollati per punti centrali e perimetralmente, con giunti accostati e sfalsati, sul supporto sottostante, mediante l'ausilio di malta adesiva, confezionata in cantiere, costituita dal 50% di cemento tipo R 325 e dal 50% di collante in pasta, compatibile con le lastre in polistirolo espanso sinterizzato EPS 120, ed a base di resine sintetiche e cariche minerali in dispersione acquosa e successivamente rasati con intonachino superficiale dello spessore minimo di 5 mm costituito da doppia rasatura in malta adesiva, dosata come sopra, con interposta armatura in rete apprettata in fibra di vetro a maglie strette delle dimensioni di 4x4,5 mm, grammatura 160 g/m2.

I pannelli sono marchiati CE secondo la norma UNI EN 13163, appartenenti alla Euroclasse EPS120 e Classe E di reazione al fuoco. Non è consentito l'utilizzo dei tradizionali chiodi per il fissaggio dei pannelli termoisolanti. E' stata prevista la formazione di giunto di dilatazione per interrompere le tratte di rivestimento "a cappotto", consistente nella fornitura e posa in opera di profilo di alluminio con sezione a "Z" o simile, della larghezza di 30 mm fissato alla struttura esistente con tasselli ad espansione nel numero di tre ogni m. A chiusura del ciclo integrale è prevista la finitura superficiale ai silicati, mediante applicazione con taloccia in acciaio inox di una mano di premiscelato protettivo in pasta pronta all'uso, con finitura superficiale a struttura piena, nei colori pastello chiari e nell'aspetto a scelta della D.L., a base di sali di potassio, cariche minerali e pigmenti fini. In questa lavorazione è altresì compresa la preparazione del fondo di finitura con una mano di primer al silicato di potassio e quarzo colorato, le finiture superficiali con frettazzo in acciaio inox ove necessarie, Tutti gli spigoli del fabbricato (spallette finestre, rientranze e/o aggetti) sono stati dotati di pezzi speciali di partenza e bordatura in alluminio anodizzato, compresi i paraspigoli ed i gocciolatoi rinforzati in PVC. I materiali impiegati dovranno rispettare le marcatura CE prevista dalla Direttiva 89/106/CEE recepita dal DPR 21.04.93, n. 246 e quanto altro necessario per dare il lavoro finito secondo le migliori tecniche correnti. Sono previsti i rivestimenti delle spallette verticali ed orizzontali dei serramenti esterni con spessore dei pannelli di 50 mm sempre in EPS 120, sempre con trattamento a ciclo integrale come sopra descritto (vedi tavola particolari costruttivi).
Il sistema a "cappotto", come già sommariamente detto in premessa, serve per isolare in modo sicuro e continuo pareti costituite anche da materiali diversi. La diversità può riguardare il comportamento alle sollecitazioni termiche, le caratteristiche meccaniche, la conformazione superficiale.
Queste diversità sono molto frequenti nelle costruzioni edili (tipico esempio: cemento armato e laterizio proprio come l'edificio scolastico) e sono causa di diverse deformazioni alle sollecitazioni termiche, con possibile formazione di crepe, distacchi, infiltrazioni; formano ponti termici attraverso i quali parte del calore viene dispersa; provocano deturpamento e disgregazione dei materiali.
Con l'installazione del sistema a "cappotto" tutti questi fenomeni vengono annullati o comunque fortemente attenuati: tutta l'apparecchiatura muraria viene posta in condizioni termiche e igrometriche stazionarie, nonostante grandi differenze di temperatura e/o umidità tra l'esterno e l'interno dell'edificio scolastico.
Il sistema a "cappotto" è utilizzato con successo in tutta Europa da oltre 50 anni e risponde pienamente alle attese.
Infatti con la sua installazione si ottengono immediatamente formidabili vantaggi di risparmio energetico, quindi economico ed ecologico, di rivalutazione dell'edificio e di prolungamento della sua funzionalità e vita.
Per il recupero e la manutenzione straordinaria dell'edificio esistente, l'installazione del sistema a"cappotto" genera i seguenti vantaggi:
• Immediato ottenimento di forte risparmio energetico,quindi di costi;
• Immediato raggiungimento di condizioni interne confortevoli
• Eliminazione della causa dei difetti generati dai ponti termici,quali crepe, infiltrazioni,muffe, fastidiosi moti convettivi interni ai locali;
• Sostituzione,con tutti gli altri vantaggi citati,di interventi manutentivi pesanti, quali abbattimenti e rifacimenti di intonaci,interventi su spacchi,crepe e muffe,infiltrazioni,ecc.
Dopo l'installazione del sistema a "cappotto" le pareti esterne degli edifici, recuperati, vengono poste in condizioni di inerzia: le sollecitazioni provocate dagli sbalzi termici e igro-metrici non le possono più raggiungere.
Le stesse murature, non dissipando più il calore all'esterno, svolgono la importante funzione di volano termico. Ciò corrisponde a disporre di una massa calda, che attraverso le sue superfici interne, scambia calore con i locali, negli intervalli e interruzioni di riscaldamento.
Anche in pieno inverno il sano ricambio d'aria può essere svolto senza poi dover intensificare il riscaldamento: il calore accumulato dalla massa muraria rigenera rapidamente e omogeneamente le condizioni più confortevoli. Gli involucri e le strutture sottostanti il "cappotto", non ricevendo più sollecitazioni termo-meccaniche intense e subitanee, si conservano inalterati.
Anche in presenza pregressa di crepe non si verificano più le continue dilatazioni (caldo) e contrazioni (freddo), evitando il peggioramento statico degli intonaci e nel caso del calcestruzzo anche parzialmente dinamico.
Vantaggio non ultimo il forte risparmio di combustibile destinato al riscaldamento,liquido,solido o gassoso corrisponde a una altrettanto cospicua diminuzione delle immissioni nell'atmosfera di CO2,SO2e ossidi di Azoto.
L'installazione delle lastre isolanti in EPS avviene all'esterno dell'involucro dell'edificio, formando superfici continue. Sono annullati i ponti termici, tipici degli edifici non isolati, dovuti alla differente conducibilità termica dei diversi materiali da costruzione: valga per tutti la diffe-renza tra una struttura in cemento armato e le chiusure vicinali in laterizio. L'isolamento è generato dalle lastre in polistirolo espanso sinterizzato, a ritardata propagazione di fiamma. Vengono qui richiamati i concetti essenziali per la comprensione qualitativa del sistema a "cappotto".
La scelta del tipo di materiale isolante conosciuto più comunemente con il nome di Polistirolo, è forse l'isolante più conosciuto ed anche quello più discusso per via di presunte "sublimazioni" (passaggio dallo stato solido a quello gassoso) del materiale. Questa cattiva fama, che intendiamo subito smentire, è dovuta probabilmente all'impiego di prodotto di qualità scadente e di bassa densità per impieghi che invece avrebbero richiesto una densità più elevata. La realtà sul polistirolo espanso è invece che, usato negli impieghi idonei e con la sicurezza di qualità garantita, rappresenta un materiale versatile, di durata illimitata e di costo contenuto. Il polistirolo espanso sintetizzato, è un prodotto derivato dal petrolio e si ottiene con diversi procedimenti di lavorazione a partire dalla materia prima costituita dai granuli di polistirolo. Essi vengono fatti espandere a caldo formando delle perle le quali, confiandosi, si saldano le une alle altre, costituendo la classica struttura del materiale. Partendo sempre dallo stesso materiale base, i granuli, attraverso il procedimento di estrusione, viene prodotto un tipo di polistirolo particolare, l'estruso appunto, che per le sue caratteristiche del tutto particolari verrà trattato a parte. Il polistirolo espanso può presentarsi commercialmente sotto forma di lastre tagliate da blocchi o lastre preformate, stampate con pellicola superficiale.

Prima della posa del cappotto termoisolante esterno, il progetto ha previsto la rimozione e/o disconnessioni temporanee di tutte le interferenze presenti sulle pareti (corpi illuminanti, scatole di derivazione, manufatti vari, targhette, ecc.) e , e il successivo riposizionamento e riallaccio delle apparecchiature elettriche ed idrauliche.

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